VOLIAMO ALTO CON I PIEDI PER TERRA

martedì 2 dicembre 2008

Contro ogni legalità

Dalla nostra "inviata speciale" Irene Miracca riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gaza - Infopal. Il deputato Jamal al-Khudari, presidente del Comitato popolare per rompere l'assedio, ha dichiarato che questa mattina le navi da guerra israeliane hanno costretto la fregata libica "Al- Marwah", con a bordo 3.000 tonnellate di aiuti umanitari alla popolazione gazese assediata, a tornare indietro subito dopo aver raggiunto le acque territoriali palestinesi. La barca ha fatto rotta verso il porto di al-Arish, in Egitto.
Al-Khudari ha affermato che, alle 6,30 di questa mattina, la nave libica ha raggiunto le acque di Gaza ma è stata costretta con la forza a virare e a ripartire, dopo essere stata disturbata dalla marina israeliana per un'ora e mezza, con interruzioni nella comunicazione.
Al-Khudari ha sottolineato che l'equipaggio della nave libica è in buona salute e che non sono stati riferiti danni o feriti, e ha aggiunto che sono in corso contatti diplomatici internazionali per cercare di far attraccare l'imbarcazione a Gaza

venerdì 28 novembre 2008

Il patrimonio della comunita' svenduto

Riveviamo e pubblichiamo il contributo di Valeria Bevilacqua, consigliere comunale

Il patrimonio della comunità venduto per un piatto di lenticchie!
E’ lecito vendere il patrimonio immobiliare storico di una comunità senza ascoltare il parere dei cittadini?

A seguito dei due articoli apparsi in queste settimane, esattamente
il 5 e il 16 novembre, relativi alla sistemazione di piazza Marconi,
come consigliere di minoranza di Bressana sento il dovere di intervenire
sia nel merito del progetto sia nelle modalità di finanziamento dell’opera
attuate dall’amministrazione.
Ciò che innanzitutto vorrei evidenziare è che il progetto del cosiddetto parco urbano non è stato condiviso, né dalla minoranza che ha votato contro in sede di consiglio comunale, né dalla popolazione che non è stata consultata e neppure ascoltata e che, anzi, solo a lavori iniziati è venuta a conoscenza dell’intervento.
Si tratta perciò di una scelta che, contrariamente a quanto dicono
gli amministratori, non è stata per nulla partecipata, a meno che,
come attività di trasparenza e partecipazione l’amministrazione
non ritenga sufficiente la riunione svoltasi tra amministratori, parroco
e direttore scolastico, persone interessate in quanto responsabili
degli edifici,chiesa e scuola elementare, confinanti con l’area del progetto.
Ma veniamo al fatto più grave di cui non si fa cenno negli articoli sopra citati
e cioè la svendita di un bene della comunità: il fabbricato della ex scuola media, detta anche scuola di Coppa, avvenuto senza ascoltare il parere delle cittadine e dei cittadini che ne sono proprietari.
Nell’ articolo del 5 novembre, viene indicato in 125.000 euro il costo per la sistemazione di Piazza Marconi, nel successivo articolo di domenica 16, il sindaco, colto come si dice in castagna, rimodula il prezzo dell’intervento che lievita a circa 400.000 euro (il costo esatto è di 410.000 euro), vantandosi però delle risorse finanziare interamente disponibili a cassa del Comune e non recuperate attraverso mutui.
Ma ancora una volta non si dice tutta la verità. Perché per poter avere la disponibilità finanziaria per l’intervento di ripristino della piazza, l’amministrazione ha ceduto alla ditta appaltatrice dei lavori il fabbricato della ex scuola media per 150.000 euro. Si, il Comune ha svenduto un bene, patrimonio della comunità, cioè di tutte le cittadine e di tutti i cittadini per un piatto di lenticchie!
Ci domandiamo se questo modo di agire possa dirsi coerente con l’interesse della comunità stessa o se invece ne sono stati lesi i diritti, se è normale che un’amministrazione possa, indisturbata e senza il consenso della comunità che amministra alienarne i beni comuni. In altri termini, non ci pare molto lungimirante la scelta degli amministratori di alienare un bene patrimoniale immobiliare per lavori di carattere poco più che estetico; vi pare che ognuno di noi sarebbe propenso a vendere la casa della nonna per cambiare le piastrelle del soggiorno?
Per altro, l’art. 4 della Legge 1089/39, ulteriormente specificata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, sottopone a tutela tutti quegli immobili, di età superiore ai 50 anni che presentano interesse storico artistico, di proprietà di Enti o Istituti Pubblici. Inoltre, è ormai riconosciuto che l’insediamento storico e i beni culturali rappresentano un importante valore, anche di natura economica, per ogni Comune. Si tratta infatti non solo di una imprescindibile testimonianza delle radici culturali e dell’identità del territorio e della comunità, ma anche di una componente rilevante che determina la qualità dell’abitare e diventa base fondamentale per uno sviluppo che sia sostenibile anche per il futuro.
E la ex scuola media, patrimonio della comunità, potrebbe essere sottoposta a tutela proprio per il suo valore di memoria storico–culturale. L’edificio, di oltre 50 anni, situato in posizione strategica, all’entrata di Bressana, rappresenta il simbolo delle radici culturali e dell’identità del paese. Un solo esempio: i mattoni della costruzione provengono dalle fornaci di Bressana che nella seconda metà dell’800 vantava, per dimensioni commerciali, il terzo posto nella provincia.
Bressana era terra di fornaci e ogni mattone di cui la scuola è composta, porta in sè la testimonianza del lavoro e della fatica degli antenati che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo della comunità.
Sono quindi presenti tutte quelle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche proprie degli immobili o delle aree che abbiano significato e valore identitario del territorio in cui ricadono o che siano percepite come tali dalle popolazioni,sufficienti perchè un’accorta amministrazione possa chiederne la dichiarazione di notevole interesse pubblico.
Progettare il futuro significa vedere lontano, avere rispetto per il passato e capacità di dare valore, economico e sentimentale, a ciò che è simbolo della nostra identità.

Valeria Bevilacqua
Consigliere comunale gruppo Insieme
Bressana Bottarone

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venerdì 24 ottobre 2008

Logistica: come previsto

Per un po' - lo ammetto - c'avevo sperato.
Passati quasi due mesi dalla conferenza dei servizi per analizzare la proposta del Comune di Bressana Bottarone di escludere dalla Valutazione Ambientale Strategica il progetto della logistica, un po' di speranza che il buon senso prevalesse (magari per le difficoltà di dire di no ad una richiesta condivisa e, soprattutto, sensata)si era fatta strada.
MA QUANDO MAI!
La maggioranza di Bressana Bottarone non si smentisce: "se qualcuno chiede di verificare gli impatti ambientali di un intervento, vuol dire che è contro e quindi, visto che noi siamo a favore, nessuna verifica, si va avanti come se niente fosse"questo devono aver pensato.
Quindi niente VAS con un lungo documento fatto di allegati e controallegati, ma con motivazioni che non scalfiscono assolutamente le posizioni del gruppo di opposizione, di alcuni Comuni confinanti, dei comitati, delle associazioni ambientaliste, di Legambiente.
L'unica prescrizione alla VIP: diecimila metri quadri (il 3% del territorio occupato dall'insediamento)da piantumare.
E' una presa in giro!
Umberto Montagna

martedì 30 settembre 2008

a caccia di ecomostri



Ci (ri)siamo. E’ la terza edizione di Nonsolopuntaperotti, il concorso che si, vabbè, le fotografie… da cellulare… ma soprattutto i soggetti: gli ecomostri, le opere dell’uomo che deturpano e abbruttiscono uno dei paesi più belli del mondo. Perchè “non ci vuole niente a distruggere la bellezza” (cit). E noi cercheremo di distruggere gli ecomostri. Come l’ex Cinema porno di Zingonia, come l’Abergo dei mondiali di Milano.

Ora siamo nazionali e c’abbiamo pure un partner organizzativo e il patrocinio morale del Ministero.


Marcello Saponaro

venerdì 4 luglio 2008

Logistica: perchè non si vuol verificare?

di Umberto Montagna - Capogruppo consigliare INSIEME

Nel corso della Conferenza dei Servizi del 24/04/08 molti dei presenti – a cominciare dall’Amministrazione provinciale di Pavia – chiesero l’effettuazione della Valutazione Ambientale Strategica che, come affermato dal “Codice dell’Ambiente”: “ha la finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica.”
La stessa normativa afferma che: “la valutazione ambientale dei progetti ha la finalità di proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita.

Da queste premesse si evince la motivazione della richiesta di assoggettare il progetto di insediamento per la logistica, presentato dalla VIP Spa, alla Valutazione Ambientale Strategica: proprio per verificarne gli impatti, le conseguenze, le possibile compensazioni.
Il Comune di Bressana Bottarone ha scelto di verificare innanzitutto l’esclusione dalla VAS del progetto in essere, facendo, di fatto, una scelta di campo evidente: di fronte alle richieste di effettuare le verifiche, ha scelto di evitarle.
Su ciò, prima ancora che nel merito del documento di sintesi, si appunta la nostra contrarietà.

Rileviamo, inoltre, che la normativa prevede che sia l’autorità procedente a predisporre il documento di sintesi: nel caso in esame l’autorità procedente è il Comune di Bressana Bottarone.
Ci chiediamo, innanzitutto, per quale motivo il Comune di Bressana Bottarone ha commissionato il documento di sintesi, base per la verifica dell’esclusione dalla VAS del progetto per la logistica, all’estensore del progetto stesso?

A nostro avviso – come ampiamente dettagliamo nelle osservazioni che abbiamo presentato – il documento non consente di accogliere l’ipotesi di escludere la VAS sia perché non dà risposte alle stesse indicazioni della Regione Lombardia (cui ampiamente cerca di rifarsi) che, tra l’altro, chiedono di verificare la possibilità di acquisire ulteriori superfici o fasce a ridosso del lato sud della piattaforma e/o altre aree o fasce per attuare una migliore compensazione ambientale dell’intervento, sia perché i “criteri di sostenibilità impliciti”, elaborati dallo stesso documento di sintesi, non risultato assolutamente soddisfatti né dal progetto, né dal documento stesso.
Per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che, vista la decisione della Regione di non sottoporre l’intervento al VIA, almeno lo si sottoponga alla VAS al fine di verificarne dettagliatamente gli effetti e consentire, nel percorso partecipato che la procedura prevede, il più ampio confronto e l’acquisizione di tutti gli elementi necessari ad un giudizio compiuto e responsabile.
Ci auguriamo che anche questa occasione non venga persa.

venerdì 6 giugno 2008

E la chiamano sicurezza...

Leggetevi quest'articolo dal sito di Repubblica, oggi 6 Giugno 2008...sessant'anni passati invano

mercoledì 4 giugno 2008

Sulla logistica di Bressana Bottarone il gruppo di opposizione non fa sconti

Per fare ancora una volta chiarezza, il gruppo di opposizione comunica:

Nei giorni scorsi, a seguito della conferenza dei servizi sulla proposta di logistica presentata dalla VIP Spa, sono apparse notizie circa non meglio precisate “disponibilità” del gruppo di opposizione.

Ribadiamo, così come più volte espresso, che consideriamo prioritaria la cancellazione di qualsiasi ipotesi di “interporto” – e, riteniamo indispensabile, che alle parole di disponibilità del Presidente della Provincia faccia seguito un atto formale di revoca della deliberazione del 2006 – e venga eseguita la VAS (così come chiesto anche dall’Amministrazione provinciale) prima della conclusione dell’iter.

Stigmatizziamo, ancora una volta, il comportamento del Comune di Bressana Bottarone che, nei giorni scorsi, ha dato avvio ad un procedimento di ESCLUSIONE DALLA VAS per l’intervento in questione.

Sottolineiamo che noi – insieme a tanti altri, Amministrazione provinciale compresa – abbiamo chiesto l’effettuazione della valutazione ambientale strategica e non la verifica se la valutazione andasse fatta o meno.

D’altra parte la volontà del Comune di Bressana Bottarone ci sembra più che evidente, considerato che, mentre la normativa vigente (D.lgs 152/06 come modificato dal Dl.gs 4/08) parla, correttamente, di “verifica di assoggettabilità”, i nostri individuano già dal titolo del procedimento l’esito sperato: non fare alcuna verifica ambientale, ma procedere speditamente – come annunciato dallo stesso Sindaco in Conferenza dei servizi – verso la realizzazione della logistica.

Nulla di nuovo, per la Giunta di Bressana – gli esempi si sprecano –: verifiche e valutazioni è meglio non farle.

venerdì 30 maggio 2008

Un Comune "ad escludendum"

La notizia è di ieri: il Comune di Bressana ha avviato il procedimento "di verifica di esclusione dalla VAS (Valutazione Ambientale Strategica n.d.r.) " per l'intervento di logistica presentato dalla VIP Spa.
Probabilmente la prassi è corretta (per dirla in gergo amministrativo), ma la domanda viene spontanea: ma perché, invece di verificare l'impatto sull'ambiente di un intervento, si sprecano tempo ed energie a verificare se è possibile non farlo?
Anche perché i precedenti insegnano che le verifiche sono sempre negative (nel senso che le valutazioni non vengono ritenute necessarie), sia nel caso della logistica (la Regione ne ha già esclusa la Valutazione di Impatto Ambientale), sia in altri casi.
La settimana scorsa il Comune ha verificato la "non assoggettabiltà alla VAS" dell'intervento integrato di Via 1° Maggio, malgrado (sempre per usare termini burocratesi) gli aspetti attesi negativi fossero maggiori di quelli positivi.
L'importante non è verificare, ma dimostrare di non doverlo fare: abbiamo un concetto diverso di democrazia?

venerdì 23 maggio 2008

Viaggiando in Medio oriente

ASSOCIAZIONE INSIEME

ORGANIZZA

MERCOLEDI 28 MAGGIO 2008
Ore 21.00

Sala Polivalente Comunale
Bressana Bottarone
(Piazza G. Marconi)

Viaggiando in Medio Oriente
Quattro chiacchiere non esaustive tra Territori Occupati, Libano e Israele

Interverranno
Antonio Sacchi- Dirigente del settore cultura della Provincia di Pavia e accompagnatore in Israele della delegazione di studenti del concorso “Il tempo della storia”
Mariano Mingarelli presidente Associazione di Amicizia Italo- Palestinese Onlus di Firenze
Irene Miracca studentessa Laurea Specialistica in Etno Antropologia Firenze

Sara' possibile visitare una MOSTRA FOTOGRAFICA con i lavori realizzati nell’ambito del progetto Media Education for Peace da un gruppo di volontari del Servizio Civile Internazionale (SCI) in 5 villaggi nel sud del Libano, tra dicembre 2007 e gennaio 2008.

lunedì 31 marzo 2008

Una proposta "forte"

In risposta alle nostre "proposte operative" il sindaco di Bressana Bottarone mischia molto le carte, dice poco e qualcosa falsifica con un intervento sulla stampa locale.
Dice che "parlare di sviluppo sostenibile come fa la nostra opposizione debba essere supportato da proposte forti".
Lo invitiamo - e vi invitiamo - a dare un'occhiata alla relazione di Paolo Pileri del Politecnico di Milano presentata all'inizio di marzo a Torino

martedì 11 marzo 2008

Proposte Operative

Bressana Bottarone ci piacerebbe ricca di servizi, sollecitazioni, possibilità

e invece...

Dopo qualche mese torniamo a raccontarti cosa capita in Consiglio Comunale. Non siamo molto soddisfatti dell'attuale giunta ci piacerebbe fare altre cose, forse semplicemente ci piacerebbe che venisse fatto qualcosa.

Abbiamo scelto alcuni macro temi su cui concentrarci, vorremmo anche aprire una discussione,

Sappiamo che il bilancio del nostro comune ammonta ad una cifra considerevole...

Sappiamo che costantemente questa giunta ha dei cospicui avanzi di bilancio (ovvero avanza dei soldi da un anno all'altro con i quali può decidere di fare interventi anche straordinari).

Sappiamo che gli avanzi di bilancio possono essere gestiti direttamente dalla giunta.

Notiamo che, nonostante al Comune di Bressana Bottarone i soldi non mancano (il bilancio è un atto pubblico, ciascuno può chiederne una copia) nel nostro comune mancano i servizi per i bambini, per i giovani e per gli anziani.

Qualche cosa non torna!

Il nostro comune si sta espandendo a macchia d'olio, continuano ad esserci nuove costruzioni e mancano azioni di riutilizzo dei vecchi immobili.

Ci si aspetta nuova popolazione, nuovi abitanti, insediamenti vivaci.

Non si vedono però gli adeguamenti infrastrutturali.

Non si legge il progetto di questo sviluppo.

Si assiste alla rincorsa alle proposte dei privati, che con il loro legittimo modello di business stanno dettando l'agenda urbanistica del nostro comune.

La giunta non progetta, ratifica i progetti che si affastellano.

Qualche cosa non torna!

Una cifra enorme – 410.000 euro - è stata destinata per il cosiddetto parco urbano.

Ci si domanda quali siano i parametri minimi per definire del verde ben tenuto un “parco urbano”, ma oltre all'ironia ci domandiamo a cosa serva a Bressana Bottarone un parco cosiddetto urbano, così costoso, dal momento che manca davvero tutto.

Non ci sono spazi adeguati perchè i cittadini possano ritrovarsi, non c'è una vita culturale, non c'è un servizio per i bambini, non c'è un servizio per gli anziani (del tutto affidati al lavoro encomiabile dei volontari Auser).

410.000 euro per uno spazio verde ben tenuto ci sembra una inutile enormità

A PROPOSITO DI SUPERMERCATO

Due parole anche sul fantomatico supermercato. Con una abitudine disdicevole l'attuale giunta non da informazioni precise, convinta che i cittadini siamo almeno poco attenti. Si limita ad affermare che “c’è interesse”, un privato ha proposto un “intervento integrato” che prevede superfici di vendita...

In compenso ci sono voci che circolano e sappiamo che almeno una catena di supermercati ha, da tempo interesse per Bressana.

Siamo molto attenti allo sviluppo del nostro paese, che sta crescendo e che deve interpretare le nuove esigenze, di una popolazione che cambia e di modelli di vita diversi.

Non siamo contrari al supermercato

Ci siamo chiesti – ed abbiamo chiesto – perché sacrificare un’area verde, modifica il Piano regolatore se a 200 metri (!) si realizzano 7.000 metri quadrati di capannoni che, ci sembra, potrebbero agevolmente ospitare i circa 900 mq del previsto supermercato.

Abbiamo chiesto interventi a favore dei negozi presenti sulla Via Depretis.

Non siamo contrari al supermercato

Siamo contrari, fortemente contrari a qualsiasi cosa non stia dentro un progetto:

un progetto che migliori la qualità della vita dei cittadini di Bressana Bottarone,

un progetto che ottimizzi le risorse dei cittadini in ottica di sviluppo, di benessere e miglioramento dei servizi.

Un progetto che parta da istanze di pochi a beneficio di alcuni non ci trova concordi.

Un progetto che è al servizio del paese, nasce da esigenze, e' frutto della discussione e della partecipazione: su questo ci impegniamo, questo vogliamo.

E' finita l'era delle fornaci e della produzione industriale.

Bressana Bottarone può e deve candidarsi a diventare un luogo dove vivere bene si può, ed il compito degli amministratori eletti dai cittadini deve essere questo.

LA CAVA DI CAVA A BRESSANA

E per finire una favola, senza lieto fine pero'
A Bressana dopo Cascina Bella comincia il territorio di Cava Manara, proprio dopo l'argine, e, sapete che c'e', ci fanno una cava.
Quindi disagio per gli abitanti di Cascina Bella, un sacco di bei camion polverosi su Viale della Resistenza, un escavazione in casa e un sacco di vantaggi per il comune di Cava Manara che porta a casa i soldi .
Ah, ovviamente in area golenale (speriamo il Po non si ingrossi)
Ah, probabilmente la nostra Giunta non ne sa nulla.

lunedì 3 marzo 2008

Pace, pace subito!

Da Irene, giovane bressanese da poco rientrata dal Medio oriente, riceviamo e pubblichiamo:

1 marzo 2008
Gaza/Amjad Al Shawa Direttore del Network Palestinese delle ONG (PNGO)
Cari amici di tutto il mondo,
mi rivolgo a voi in questo momento mentre la Striscia di Gaza, dove vivo, e' sotto
l'attacco delle Forze di Occupazione Israeliane. Stanno dimostrando di non avere pieta',
stanno uccidendo bambini, la nostra bellissima gioventu', le donne.
Settanta Palestinesi sono stati uccisi da mercoledi' scorso, il piu' giovane aveva sei mesi.
Decine di persone sono state ferite.
Una delle persone uccise dai bombardamenti aerei Israeliani era un collaboratore dello staff
di PNGO a Gaza. Amjad Almetry aveva 26 anni. Era un giovane che sorrideva sempre,
era energico e guardava al futuro con grandi sogni. Non ci sono parole per esprimere la
nostra tristezza per la perdita di Amjad, e naturalmente la perdita di tutti gli altri.
Perdonaci, Amjad, che non abbiamo potuto fare niente per aiutarti. Abbiamo le mani legate,
non possiamo fare nient'altro che continuare a sperare che coloro che comprendono il
valore della giustizia, agiscano per far cessare i crimini da genocidio contro la nostra gente.
Questa mattina altri tre bambini sono stati uccisi mentre erano nei loro letti.
Che tipo di crimine avevano commesso, che tipo di colpa portavano, per essere
uccisi in quel modo?
Il nostro ufficio dell'emittente PNGO e' stato parzialmente distrutto ed anche il
quartier generale del Medical Relief con le sue ambulanze sono state distrutte,
risultato del bombardamento aereo Israeliano.
I miei bambini non hanno potuto andare a scuola, sono stati svegli tutta la notte
a causa dei continui bombardamenti aerei. E' diventato troppo pericoloso muoversi
nella citta' di Gaza.
Israele impone ancora l'assedio e la chiusura sulla Striscia di Gaza, impedendo alle
persone e alle merci di muoversi.
Almeno 150 pazienti sono morti soffrendo per la carenza di medicine mentre
aspettavano il "permesso" Israeliano per avere accesso ai trattamenti sanitari fuori
della Strisciadi Gaza, poiche' gli ospedali di Gaza subiscono la carenza dei materiali
fondamentali e medicine.
Israele continua a diminuire il quantitativo di carburante autorizzato a entrare a Gaza.
Migliaia di auto si sono fermate nella Striscia. E inoltre a causa dei tagli di carburante,
quattro stazioni di pompaggio delle aque di scarico a Gaza City e nel nord di Gaza
sono inondate. Le pompe si sono guastate a causa della mancanza di carburante ed
anche della mancanza dei pezzi di ricambio per ripararle, perche niente puo' entrare.
La popolazione sta soffrendo anche a causa di tagli di ore all'elettricita'.
Tutto questo in aggiunta alla condizione dell'acqua. Israele sta impedemdo l'ingresso
di cloro nella Striscia, che e' indispensabile per trattare l'acqua potabile dato che i
flussi delle acque di scarico sono compromessi.
La gente sta perdendo la speranza giorno dopo giorno.
L'ottanta per cento vive sotto la soglia di poverta', con tutto cio' che significa ed implica
tale condizione.
Vi prego, e' ora di agire e di rompere il silenzio nei riguardi di questi crimini.
Parlate. La nostra gente sta costruendo la sua unica speranza nelle vostre azioni
per fermare l'assedio e far tornare una parvenza di speranza sulle nostre vite.
Agite per la Giustizia.

martedì 26 febbraio 2008

Giu' le mani dai parchi lombardi

aderiamo con piacere all'iniziativa che parte dai consiglieri regionali Saponaro e Civati.

E con precisione ci atteniamo alle...

Istruzioni
Ogni blog in catena(to) dovrà contenere:
1) un’invocazione, per esempio, “Roberto, a Roma vacci pure ma senza ammazzare i parchi prima”

e la nostra e': "Roberto giu' le mani, i parchi non si toccano!"

2) il tag “salva+parchi” (per chi li può inserire)

inserito!

3) un link, quello alla petizione già lanciata dall’Associazione per il Parco Sud di Milano che già conta 3736 adesioni. Molte ma dovranno essere moltissime
4) e poi, infine, tutti gli anelli precedenti della catena:

Pippo Civati, Marcello Saponaro, Leonardo Fiorentini, Lele Rozza, Carlo Monguzzi, Chiara Drago, Viva Monza più verde (Gianni Perego), Rino Pruiti, Dalmen, Pino Timpani, Sprechi Lombardi, Mario Agostinelli, Ecoprogetti, Verdi Treviglio, Alessandro Ronchi, PD Carate Brianza, Marco Lamperti, Sabrina Blog Space, Parchi Vimercatese, Valle della Nava, no! no! no! e no!, I giardini pensili hanno fatto il loro tempo, Frammenti di storia di una scuola, Rigeneriamoci, Yogasutra, Verdi Buccinasco, Buccinasco.net, Traffic Kills, Dinamo Pigrese

e adesso tocca a te ;-)


domenica 20 gennaio 2008

Commemorazioni per l'eccidio di Cascina Bella

Una mattinata di memoria viva oggi a Bressana Bottarone. Ricorreva l'anniversario dell'eccidio di Cascina Bella dove caddero 5 partigiani per mano fascista.
Alla commemorazione nella sala polivalente erano presenti il sindaco Eddy Latella, la partigiana Luigina Albergati, il professor Bettinelli dell'Universita' degli studi di Pavia e Antonio Pizzinato, presidente di ANPI regionale.
Ci si poteva aspettare una commemorazione da copione, un atto dovuto, non e' stato cosi': nonostante il sindaco Latella si sia esibito in un intervento scialbo e strumentale, che ha messo insieme le polemiche della Sapienza con i partigiani, continuando con la solita' vecchia storia dei morti tutti uguali... abbiamo invece ascoltato parole importanti. La testimonianza vibrante di Luigina Albergati, che ha ricordato a tutti, inequivocabilmente, che liberta' e democrazia sono ben distanti dal manganello e dall'olio di ricino di marca fascista, e che il sacrificio dei partigiani fa parte del percorso che ci ha portati ad avere un tentativo di giustizia sociale e la liberta' diffusa. (Altro che morti tutti uguali). Di grande peso anche le parole di Ernesto Bettinelli, ordinario di diritto costituzionale. Con pochi sofismi e molta sostanza ha parlato dell'attualita' della costituzione, della necessita' di rileggerla con le lenti dell'etica e della dignita'. Etica e dignita' che sempre piu' spesso negate e calpestate, si riverberano in una nazione sciatta e senza prospettive. E infine l'intervento del Presidente Pizzinato, fermo nel ricordare gli orrori e le sofferenze della battaglia per uscire dalla dittatura, ma oltremodo attuale nell'affermare l'urgenza di riconsiderare, alla luce della carta costituzionale i diritti dei giovani e l'urgenza di riformare una societa' che sembra far registrare, per la prima volta, un regresso anziche' un progresso.
La sala piena vedeva anche la presenza di alcuni giovani, dato importantissimo vista l'attualita' e il peso dei temi trattati.
Una conferma, se ancora necessaria, che istituzioni come l'ANPI, anche in realta' piccole come quelle di Bressana Bottarone, rappresenta un argine, fondamentale, all'oblio.
La memoria rappresenta un arma formidabile per il propagarsi di etica e dignita'. Situazioni come queste rappresentano il vero antidoto all'oblio.
Forza ANPI, continuiamo cosi'!!

sabato 12 gennaio 2008

riceviamo dai comitati

Riceviamo dai comitati e volentieri pubblichiamo

Grazie anzi tutto per avere contattato i Comitati e per averci voluto scegliere come interlocutori nel dibattito sulla Bressana del futuro.

1. SIC “Roggia Torbida” e Logservice. In quanto sito di interesse comunitario (Direttiva “Habitat” ) la garzaia della Roggia Torbida è tutelata dal possibile impatto di nuovi insediamenti per mezzo dello strumento della Valutazione di incidenza (V.I.) per la cui disciplina si fa riferimento ai provvedimenti regionali: Decreti Giunta Regionale. n..14106/03, n..19018/04 e n..1791/06, Delibera n.. 3798 del 13 dicembre 2006 che recepiscono la normativa europea in materia (Direttiva 92/43/CEE).

La valutazione di incidenza deve essere presa in considerazione obbligatoriamente, come dimostra anche il caso del progetto di logistica di Bressana della VIP SpA: la valutazione di cui sopra è stata effettuata ed esaminata dall’Ufficio ecologia della Provincia di Pavia, pur trovandosi il manufatto porposto da VIP SpA a una distanza ben maggiore rispetto a quella che separa la Log service dal SIC in oggetto. Sarebbe stato opportuno a nostro avviso che il Comune di Bressana si fosse rivolto agli Enti preposti (Provincia in primis) per chiedere chiarimenti in merito alle corrette procedure d applicare, in risposta alle obiezioni e ai dubbi emersi in Consiglio comunale al momento della discussione da parte dei Consiglieri che hanno votato per il no alla variante. Fatte salve le legittime incertezze derivanti da una selva di norme che caratterizzano la legislazione in campo urbanistico, il dubbio poteva ( e doveva) essere fugato da risposte certe provenienti dall’Ente gestore il sito SIC, vale a dire la Provincia. La legislazione prevede infatti che:

“La valutazione d’incidenza degli atti di pianificazione viene espressa previo parere obbligatorio dell’ente di gestione del Sito Natura 2000 (SIC e/o pSIC e/o ZPS) interessato dalla pianificazione.” (comma 7 dell’art. 2 dell’All. C della DGR 14106 del 8.8.2003 modificato da Delibera n. 3798 del 13 dicembre 2006)

Va segnalato che sono previste procedure anche possibili semplificate per “interventi di limitata entità” disciplinati come segue:

“Art.6, co.6 bis - dell’All.C DGR 14106/8.8.2003
Gli enti gestori dei Siti possono prevedere e disciplinare procedure semplificate per interventi di limitata entità e riferibili a tipologie esemplificative definite dall’ente gestore
stesso, sulla base delle peculiari caratteristiche ed esigenze di conservazione del sito. In tal
caso, in rapporto al tipo di attività prevalenti che interessano il sito, l’ente gestore può
elencare alcune tipologie di interventi, ad esempio interventi di tipo edilizio, agronomico-
forestale o di carattere idrico, sottoponibili a procedura semplificata.
In ogni caso l’ente gestore deve espressamente riservarsi la possibilità di sottoporre
l’intervento alla completa procedura di valutazione d’incidenza, anche nel corso della
realizzazione dell’intervento.
Le procedure semplificate dovranno essere riconducibili alle seguenti tipologie:
a) Autovalutazione di assenza di incidenza significativa.
Il proponente trasmette all’ente gestore del sito un apposito modulo comprensivo di:
dichiarazione di assenza di incidenza significativa, breve descrizione dell’intervento,
cartografia dell’area di intervento e descrizione, anche fotografica, dello stato di fatto
dell’area. Entro 30 giorni dalla ricezione, l’ente gestore del sito può respingere
l’autovalutazione e chiedere le integrazioni che ritiene più opportune.
b) Valutazione di incidenza sulla base di esame diretto della documentazione progettuale
da parte dell’ente gestore del sito.
Il proponente trasmette all’ente gestore del sito la richiesta di valutazione di incidenza
congiuntamente alla documentazione progettuale dell’intervento, che deve prevedere
anche l’individuazione dell’area di intervento su CTR in rapporto con la delimitazione
degli habitat Natura 2000. Entro 30 giorni dalla ricezione, se la documentazione
risulta inadeguata o insufficiente, l’ente gestore del sito può chiedere la redazione
dello Studio di Incidenza”

Quand’anche il Comune di Bressana fosse stato autorizzato a procedere al voto della variante senza il conforto della valutazione di incidenza, il proponente avrebbe comunque dovuto aprire una procedura (vedi punto a ) che sembrerebbe non sia stata attuata. Per questo riconfermiamo le perplessità che abbiamo nutrito nei confronti della scelta di chiudere la questione relativa all’ampliamento della Log Service senza un dovuto approfondimento degli aspetti procedurali che pure veniva in Consiglio comunale richiesto dai Consiglieri Polesel e Bevilacqua Il Piano regolatore votato a suo tempo dal Comune di Bressana è certamente lo strumento per eccellenza della pianificazione di un Comune, ma non è norma che si sottrae alle procedure di tutela delle aree di interesse naturalistico previste in seno al progetto Rete Natura 2000 di cui la procedura di valutazione di incidenza è strumento imprescindibile.

2.Valutazione ambientale strategica. All’articolo 4 la legge 12/05 stabilisce l’obbligatorietà di valutazione ambientale strategica per piani, programmi e sue varianti. E’ opinione dei tecnici e degli urbanisti delle associazioni ambientaliste che la V.A.S. vada applicata alle varianti di P.R.G. - in quanto varianti di strumenti di pianificazione. Anche alla luce di queste considerazioni, non abbiamo condiviso la posizione (di cui ovviamente non mettiamo in dubbio la legittimità) di chi ha votato a favore della variante di PRG. Lo Stato di diritto, il “Paese normale” che qualcuno ha evocato, è quello in cui si riesce a dare piena applicazione alle leggi che lo Stato stesso si è dato, tanto più se si tratta di norme - come la V.A.S., che avrebbe permesso a tutti (cittadini, privati, associazioni portatrici di interesse diffusi) di portare le proprie osservazioni.

3.Campagna elettorale e scelte urbanistiche (nuovi PGT). Concordiamo sul fatto che il futuro urbanistico di Bressana debba essere al centro dei temi proposti nella campagna elettorale per le prossime amministrative. Un tema cruciale sarà senza dubbio quello dell’utilizzo del suolo: uno studio dell’Istituto di geografia della Università di Pavia consultabile su Internet e basato sulle nuove tecnologie geosatellitari documenta un incremento delle aree urbanizzate dal 9,6% al 16,4%, pari al 71% , nell’arco di un decennio, tra il 1991 e il 2000. Già oggi, dunque, il suolo urbanizzato a Bressana - con il suo 16,4% - è doppio del 7,8% segnalato dall’A.R.P.A. Lombardia. E’ evidente (basta guardare quanto avvenuto negli ultimi decenni a Cava Manara, S. Martino, S. Genesio…..) che da Pavia si sta irradiando una pressione fortissima all’uso della risorsa spazio per nuovi insediamenti commerciali, logistici, abitativi. I risultati della aggressione al territorio da parte di una urbanizzazione eccessiva e mal distribuita sono sotto gli occhi di tutti: oltre al già citato hinterland pavese si può fare riferimento al muro urbano che sta ai piedi della prima collina oltrepadana, lungo la Via Emilia. I colli di bottiglia che creano i peggiori problemi di viabilità sono figli di questa politica urbanistica ispirata al concetto che lo sviluppo trova come unico limite quello dato dal depauperamento delle risorse disponibili.
Nei primi incontri sulla legge 12/05 cui abbiamo partecipato, invitati dai Comuni, ci siamo confrontati con approcci diversi: chi sceglie la strada della urbanizzazione spinta motivandola con ala scarsita’ di trasferimenti finanziari dallo Stato e dalla possibilità di incassare gli oneri di urbanizzazione, chi vuole cementificare il proprio Comune con l’ambizione di raddoppiarne la popolazione o incrementarla sensibilmente “perché altrimenti il Paese muore e non ci sono servizi”, chi invece sceglie di riflettere sula qualità della vita e sul futuro, contemperando le scelte alla necessità di tutelare assetti territoriali consolidati dalla storia che rappresentano una identità irrinunciabile per una comunità e scelgono modelli urbanistici prudenti, che privilegiano il recupero e la riqualificazione dell’esistente, piuttosto che l’espansione verso il tessuto agricolo. Naturalmente ci sentiamo vicini a questa ultima impostazione che bene ha illustrato Luca Mercalli nel suo intervento dello scorso Giugno a Bressana e ci ha fatto piacere riscontrane la presenza, almeno in qualche caso, anche tra gli Amministratori dei nostri Comuni.
Negli scorsi mesi abbiamo volutamente scelto Bressana (crocevia di una inutile autostrada e di un non condivisibile progetto di logistica) per parlare di questi temi. Abbiamo prodotto dati sul consumo di suolo che sono stati resi pubblici, ci siamo confrontati con la Regione sulla legge 12, abbiamo organizzato occasioni di approfondimento con i cittadini su questa legge perché anche noi siamo convinti che le scelte vadano il più possibile partecipate da persone consapevoli dei problemi in gioco e delle conseguenze che le possibili scelte possono implicare. Volentieri dunque dialogheremo con le liste che vorranno confrontarsi con noi sul futuro di Bressana su temi come viabilità, uso del suolo, tutela dello spazio agricolo, destinazione delle aree dimesse.